La psicoterapia della Gestalt si considera a pieno titolo una forma di psicoterapia umanistico-esistenziale, in cui l’attenzione è posta sulla dinamica inarrestabile di creazione di configurazioni figura-sfondo, che rappresentano continui cicli di contatto tra l’organismo e l’ambiente che lo circonda. Nella Psicoterapia della Gestalt il rapporto individuo-ambiente è fonte di crescita e di stimolazione. L’elemento fondamentale di tale rapporto è il contatto. Il contatto è dato dalla capacità dell’individuo di rispondere in modo creativo e flessibile con persistenza e chiarezza, all’interno di un ambiente che suscita interesse e corrisponde ai suoi bisogni. Secondo Erving e Miriam Polster il contatto è di per s è un processo di crescita e di cambiamento che coincide con l’esperienza. Con il termine esperienza intendiamo tutte quelle azioni, o sistemi di contatti, che l’individuo, posto all’interno di un sistema, inevitabilmente sperimenta. Il contatto è lo scambio tra l’individuo e l’ambiente. Il contatto avviene al confine e delimita il sè dal diverso da sè. Al valore dell’azione e dell’esperienza i Polster hanno aggiunto il valore del lavoro sulle modalità di resistenza al confine di contatto. Le modalità di resistenza sono un adattamento creativo della persona alle difficoltà dell’ambiente. Esse sono cinque: introiezione, proiezione, deflessione, retroflessione, confluenza.